Correva l'anno 2009 ed era un freddo 13 dicembre. Pochi temerari guerrieri si addentravano nella notte antecedente la battaglia in territorio nemico. Il RE accompagnato da parte della fanteria presso il castello di Pedavena di proprietà dei conti VON GIO EN BALON cominciarono ad affondare i primi colpi, i morti si contavano a dozzine(si narra che la birra scorresse a fiumi) e solo a notte fonda riuscirono a placare la loro sete. L'esercito decimato del Nanno passava una notte alla ghiaccio nei loro carri ( la doman ghiera n'odor en le machine che empareva en polinar) nelle vicinanze della roccaforte dell'esercito regolare Bellunese. Alle prime luci del mattino il RE e i suoi fanti, ancora indolenziti per gli scontri della notte, si avviano verso il quartier generale del tenente Matonti che assieme al suo capitano Gregory vegliano il loro territorio dall'alto dei loro 18 punti ancora imbattuti durante questa stagione, solo vittorie. A ranghi ridotti i soldati del Nanno si apprestano ad una battaglia epica. Con squilli di trombe il capitano Poia prova a radunare i soui uomini, ma tra le sue fila al di là del valico di S.Pellegrino, solo un cavaliere risponde presente alla chiamata e dopo bufere, neve, vento e freddo il panzer Hulk raggiunge il RE e i suoi fanti all'imbocco della vallata d'Agordo e assieme si trovarono davanti la roccaforte d'Alleghe. Le facce erano tese e capitan Poia carico come non mai, incita i suoi a non mollare e altrettanto fa il RE ma l'incontro si prevede durissimo e all'unanimità si decide di dare sfogo ad ogni risorsa ma in tempi di guerra si sa che i viveri scarseggino e sentendo con l'apparato olfattivo sembra proprio che il nostro estremo difensore si sia cibato di ratti morti durante la notte. L'incontro/scontro ha inizio e sul campo si presentano i due eserciti: quello del Belluno con 14 uomini pronti ad alternarsi per difendere il primato e il nostro che dell'esercito ha poco diciamo che sembra più un'armata Brancaleone, con 7 elementi sempre pronti pre e dopo battaglia. Il caporale Spider von Pork come ultimo baluardo della nostra porta, il RE Cicion e il capitano Poia tutelano da difensori il nostro unico ingresso, mentre li in prima linea tre audaci fanti, Pedrizzi, Japo e il piccolo grande Fubi provano a dar man forte a l'unico mezzo corazzato di centro il Panzer Hulkian. Pochi minuti e al 4 e 18 secondi Fubi brandisce la stecca come una bandiera, rimaniamo in inferiorità ma riusciamo a tenere lontano le cariche del nemico e a ranghi completi ci battiamo quasi alla pari contro un'armata cosi forte. Fatichiamo, ma finche siamo freschi non sfiguriamo ed è proprio da noi che nasce il primo attacco al minuto 7 e 09 dal nostro Panzer Hulkian parte la bordata che come un lampo a ciel sereno lascia i nemici esterefatti quando si devono chinare a raccogliere la palla di cannone da in fondo alla rete.
E il Nanno si porta in vantaggio anch'egli incredulo dell'accaduto.L'assalto dei Bellunesi è imponente ma impreciso e i nostri raddoppiano gli sforzi riuscendo a potare il loro vantaggio fino alla tregua di mezzo. E' ancora lunga e fortunatamente dopo 22 secondi dalla ripresa delle ostilità siamo noi a poter godere di una superiorità per ostruzione che ci fa solo rifiatare e come per una strana alchimia al rientro dell'avversario è il nostro Panzer che si fa espellere per carica sul tenente Matonti che, dopo essersi ripreso dal trauma, capisce cosi che contro un carro armato non si passa. I nemici si innervosiscono e dominano il campo di battaglia alternandosi al fuoco orizzontale quello incrociato ma noi come irriducibili alpini gettiamo anima e cuore oltre l'ostacolo e con momenti di folle lucidità è il Nostro RE Cicion a chiamare la carica irrompendo tra le fila nemiche, seminando scompiglio ogni volta che riesce a varcare il confine rosso. Subiamo tantissimo e i colpi nemici sono sempre più frequenti dando loro occasione di aggiustare il tiro ma a salva guardia del nostro tesoro il caporale Spider von Pork riesce a difendere con i denti anche le schegge che si scagliano contro di lui deviate dal Re o da chiunque altri riesca ad immolarsi contro ogni tiro nemico. Ma al minuto 14 e 02 s.t. abbiamo di nuovo una superiorità a nostro favore e riusciamo a lanciare dopo pochi secondi il fante Japo verso le fila nemiche ma dal suo fucile esce un colpo impreciso che colpisce la traversa e si infrange sulla balaustra. Siamo ancora in superiorità che al minuto 15 e 48 il nostro capitano Poia ha la brillante idea di sprecare quel po' di fiato rimastogli in corpo con una imprecazione che si è sentita in tutte le vallate vicine fino hai piedi di Cortina dove ha provocato più di uno smottamento di neve.
Il RE cicion è furibondo ma con l'aiuto del Panzer riesce a ragionare, teniamo duro, tutti danno il massimo per ogni centrimetro e secondo conquistato. Ristabilita la parità dei soldati e col fiato corto sotto gli incessanti attacchi nemici la piccola vedetta Fubi dal cuore d'oro al minuto 18 e 22 subito dopo il time out si china per aiutare il proprio capitano raccogliendo da terra per lui le armi del mestiere e siamo di nuovo in inferiorità. Il RE esclama ai suoi soldati : "ma alora seo propi ignoranti senza cervel" . Ed è cosi che al minuto 18 e 56 dopo l'asedio Bellunese con un colpo sparato dal loro capitano Gregory capitoliamo ed è parità. Non riusciamo ad uscire dalla zona rossa fino alla fine della battaglia ma ci difendiamo con le unghie e con i denti e a due secondi dalla fine delle ostilità un nemico perde le staffe e si fa espellere definitivamente dal campo e il fato vuole che sia proprio l'unico soldato non in lista nell'esercito regolare Bellunese. Finisce la battaglia e i due eserciti, come nelle migliori storie a lieto fine, si abbracciano e si stringono la mano dando luogo ad un'altra sfida prima presso il bar dello stadio poi, tanto per restare in tema di battaglie, al ristorante la grande guerra: Con entrambe le compagini molto provate solo verso il tramonto si ritirano verso i propri cari portando con sé un punto che forse vale molto di più!!!!!!!!!