Misteri, segreti e molte leggende hanno sempre abitato le case di montagna, nello stesso modo in cui lo fanno il freddo, la neve e la nebbia nella stagione invernale o la brezza mattutina, il profumo del bosco e il canto degli uccelli durante l'estate.

E anche questo fine settimana si è chiuso con un mistero, un fatto inquietante del quale nessuno si dichiara colpevole ma nessuno ha prove valide o alibi sufficientemente credibili per definirsi innocente. Perchè chi sa non parla???? Perchè in tanti, troppi, fingono di non ricordare cose che, se fossero realmente successe sarebbero impossibili da dimenticare???? Perchè sussistono silenzi e mezze verità anche tra persone che, fino ad allora, si sono sempre dette tutto???? Chi sta coprendo chi???? Perchè chi ha visto non parla, o si limita a dire solo mezze verità???? E, soprattutto, perchè lo fa????

Tutto comincia domenica pomeriggio quando Fubi e Cri, coppia storica della compagnia ormai prossima al matrimonio, che erano andati a coricarsi mentre la festa ancora impazzava, sostengono di aver sentito, nel cuore della notte, ad un'ora però imprecisata un rumore sinistro proveniente dalla stanza attigua alla loro. Dovete sapere che i nostri due innamorati hanno trascorso la notte tra grida di ubriachi, gemiti di amanti, persone barcollanti che entravano nella camera disturbando loro il sonno e, per questi motivi, non sono mai riusciti a lasciarsi andare completamente tra le braccia di Morfeo. Un rumore ritmico, dei colpi lenti ma intensi, quasi violenti che sarà durato al massimo tre minuti, ha rubato loro, per l'ennesima volta l'estremo piacere del dormire . Il tutto avvolto in un silenzio quasi irreale per quello che, in quei concitati istanti, stava accadendo. Come se ci fosse qualcosa di più da nascondere di un semplice e naturale scambio di istinto e passione tra due persone. Mentre veniva narrato il fatto, il re sta girovagando per le stanze alla ricerca delle sue zopele, che aveva prestato, alle prime luci dell'alba, alla Madonna di Casa Camillo per tentare di regalarle l'ultimo briciolo di una stabilità che il vino le stava voracemente erodendo dalle gambe. I suoi occhi che, schiacciati dalle palpebre ancora pesanti, non riuscivano a vedere altro che il pavimento, le trovano ai piedi di un letto, in una piccola stanza con un letto a castello e un comodino situata proprio a fianco a quella dove hanno passato la notte Fubi e Cri. Lo sguardo del Re viene in catturato, un'istante dopo il ritrovamento, da un indumento scuro, gettato come di fretta proprio sul comodino a fianco del letto. Pensando fosse una maglia dimenticata dall'amica ancora sopraffatta dall'alcol dopo essersi svegliata, prova ne è il fatto che è uscita di casa, per andare al lavoro, scalza e con il viso ricoperto da vistose macchie di vino rosso, si avvicina ad essa e la raccoglie, scoprendo, con immenso stupore che la maglia non appartiene alla Madonna, bensì a Digao.

Ignaro della rivelazione appena comunicata dai due innamorati al resto dei presenti, il Re irrompe nel soggiorno dicendo a tutti quello che ha trovato. In quel momento un silenzio irreale scende sulla compagnia e la avvolge come la nebbia sta facendo in quello stesso momento con la casa. Sguardi sfuggenti, lunghi silenzi, colpi di tosse e il tentativo di trovare un qualsiasi argomento pur di dire qualcosa, aleggiano in quei momenti nelle menti dei ragazzi, distesi stancamente su poltrone e divani. Se fosse successo quello che sembra sarebbe estremamente grave, sancirebbe, forse, la fine di un'altra felice storia ben avviata, quella tra Digao e Ali. Appare quindi naturale che tutti cerchino una spiegazione, una soluzione alternativa....forse le zopele sono poi state prese da qualcun'altro, forse Digao ha prestato la sua maglietta a qualcuno, forse lui l'ha solamente accompagnata in camera, viste le condizioni della Madonna e poi, ad approfittare di lei è stato Mauo, che con lei divideva la stanza, forse, forse, forse, forse.....tanti dubbi, troppe incertezze, tanta paura che possa essere vero quello che tutti scongiurano. A condire il tutto il fatto che, solamente il Re, inizialmente accusato e l'Umile Ciano si tirano fuori dichiarandosi estranei ai fatti. Tutti gli altri hanno alibi leggeri come un foglio di cartapesta, vuoti di memoria e contraddizioni da chiarire.

Le indagini sono cominciate. Il fattaccio c'è stato, i colpevoli paiono esserci, ma la soluzione pare ancora molto lontana. Al prossimo aggiornamento

L'ISPETTORE ZENIGATA ;-)